Il “Fondo Pigorini”, conservato presso il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova, è l’archivio personale di Luigi Pigorini, il personaggio più eminente e influente dell’archeologia preistorica e protostorica italiana a cavallo tra la seconda metà dell’800 e i primi decenni del ‘900.
Il fondo – composto da circa 14.000 carte – comprende l’epistolario privato dello studioso – nel quale figurano tutte le più importanti personalità del panorama scientifico e politico nazionale e internazionale dell’epoca – e una seconda sezione che annovera altri documenti di tipo sia prettamente scientifico (appunti, bozze di articoli, documentazione di scavo, schizzi e fotografie di materiali, ecc.), sia didattico (testi delle lezioni universitarie, programmi, ecc.) e politico-amministrativo (relazioni al Ministero, carte inerenti il Museo Preistorico Nazionale, ecc.); numerosi sono anche i ritagli di quotidiani con notizie specifiche, mentre piuttosto limitato è il patrimonio librario che, tuttavia, comprende una consistente numero di estratti di pubblicazioni – perlopiù dello stesso Pigorini – e i primi volumi del Bullettino di Paletnologia Italiana – con note a margine di mano dello studioso –.
Il “Fondo Pigorini” rappresenta pertanto una tra le raccolte documentali più importanti attualmente note per la ricostruzione delle vicende che, nei decenni centrali dell’‘800, in piena temperie positivista, portarono alla nascita e allo sviluppo anche in Italia dell’archeologia preistorica e protostorica e di altre discipline ad essa intimamente connesse quali l’etnografia, la geologia, l’antropologia e le scienze naturali.